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redazione

Geo RAI 3 - I limoni e le noci sorrentine della Comunità del Cibo


Geo e la giornalista Sveva Sagramola hanno sposato la causa della Noce della Penisola Sorrentina. Sveva conosce bene Slow Food e il valore dei Presidi, che tra i progetti del movimento è quello destinato a salvare dall'estinzione quei prodotti buoni, legati alla memoria storica e alla tradizione gastronomica locale, riattivando piccole filiere economiche locali. Il contrassegno Presidio Slow Food su di un prodotto rappresenta un vero e proprio marchio di qualità. Viene infatti rispettato un disciplinare di produzione stabilito dai tecnici di Slow Food insieme ai produttori, una serie di regole cioè attente alla memoria, alla bontà, all'uomo, all'ambiente. Rappresenta una piccola filiera locale di tutti quelli che, sposando la stessa filosofia, allevano, raccolgono e trasformano un prodotto che diventa portatore così non solo di valori nutritivi, ma anche etici. Rappresenta una rete di produttori in tutto il mondo che aderendo a Terra Madre sentono di appartenere a un movimento che rimette al centro l'uomo restituendogli la giusta dignità di produttore. Il presidente della Condotta locale Mauro Avino ha rilanciato l'appello a tutte le istituzioni della Penisola sorrentina a fare presto a sostenere il progetto di tutela etico/economico proposto da Slow Food prima che taglino tutti gli alberi di noce. Giulio Dubbioso referente della Comunità del Cibo Colline di Vico Equense ha, con la sua storia, rappresentato la bellezza, la bontà dei prodotti di un territorio così diverso che si staglia dal mare fino al cielo della montagna di Monte Faito e le grandi difficoltà di fare agricoltura in spazi così ristretti.

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