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  • Immagine del redattoreMauro Avyno

24 giugno - il Nocino di San Giovanni


Ricetta del Nocino di Sorrento

24 giugno - nella notte di S. Giovanni Battista, colui che battezzò Cristo, i contadini sulle colline della penisola sorrentina accendono i falò bruciando cose vecchie e le erbe raccolte l’anno precedente, per propiziarsi l’abbondanza delle messi estive e tenere lontani con i fumi i spiriti maligni.

Nella notte di passaggio nell’estate le leggende vogliono che la rugiada e le erbe acquisiscano poteri straordinari, da cui l’antica usanza di raccoglierle per infusi magici e benefici: tra esse l'iperico detto anche erba di S. Giovanni, l'artemisia, la verbena, la ruta, il rosmarino e tante altre.

L’usanza più radicata e diffusa è la raccolta delle 24 noci per preparare il famoso ‘nocino di San Giovanni’ o ‘merrecina’ (medicina in napoletano).

Secondo la tradizione locale toccava alla donna più esperta nella preparazione del liquore salire a piedi nudi sull’albero del noce per staccare a mano i frutti migliori senza intaccarne la buccia. Una volta raccolte le noci venivano esposte alla rugiada per tutta la notte e messe in infusione il giorno successivo.

Ogni famiglia conserva una sua variante della ricetta e di seguito quella di papà Giovanni che alla soglia di 90 anni si appresta immancabilmente a celebrare il suo personale ‘falò’ preparando il nocino, auguri!

Oltre alle diverse proporzioni di alcool/acqua/zucchero tra le varie ricette, in alcune si usa il caffè espresso, la maggior parte invece invece usa i chicchi di caffè tostati, qualcuna addirittura ne fa proprio a meno.

Ingredienti Nocino

Alcool etilico per liquori: 1l Malli di noci della penisola sorrentina: 24

Caffè: 7 tazzine di caffè ristretto passato due volte nella moka

cannella: 1/2 bacchetta

chiodi di garofano: 3

scorza di limone

noce moscata

zucchero: 500g

acqua: 350g

Lavare, asciugare e spaccare i malli in 4 parti.

Unire l’alcool alle spezie e i malli in un recipiente di vetro chiuso possibilmente in sughero.

Lasciar macerare per 40 giorni all’aperto.

Al termine filtrare l’alcol con un canovaccio sottile di cotone.

Preparare lo sciroppo di zucchero, acqua e caffè, a fuoco moderato fino alla prima ebollizione.

Una volta raffreddato si unisce lo sciroppo all’alcool filtrato.

Imbottigliare e lasciare riposare allo scuro per almeno altri 40 giorni.

______ Ricordiamo i produttori locali del Mercato della Terra ‘Costiera Sorrentina’, da Vico Equense a Massa Lubrense conservano ancora gli ultimi alberi di noce della penisola sorrentina. Nasce proprio in questo giorni il Presìdio Slow Food della Noce della Penisola Sorrentina per tutelarne il frutto. Una piccola torrefazione di caffè sorrentina lavora ancora con l’antico metodo artigianale, si trova a Piano di Sorrento al Corso Italia, 205, è segnalata nella Guida Fare la spesa con Slow Food.

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