Venerdì sera siamo stati ospiti per la prima volta dal ristorante "Taverna Mafalda" in via Padre Kolbe, 24 a Castellammare di Stabia.
Aperta da meno di un anno nei locali storici di una antica pizzeria molto nota in città a partire dagli anni '50, a due passi dalla stazione centrale della Circumvesuviana e della Funivia del Faito, è guidata da Andrea Di Martino.
Esperienze nel passato accanto a chef stellati del territorio, cuciniere a domicilio per diversi anni, sempre impegnato in progetti sociali, propone un'offerta gastronomica legata alla stagionalità, alla tradizione e al territorio pur con divertenti spunti innovativi.
L’ambiente piccolo e curato ha garantito una permanenza gradevole e serena.
Alle 18:30 guidati in remoto da Bra dagli esperti di Slow Food Italia è iniziato il Gioco del Piacere degustazione a etichette coperte di 5 formaggi provenienti da latte da allevamenti di animali che pascolano sui sani prati di montagna. Scopri del gioco era individuare attraverso i sensi l'intruso, quello cioè prodotto con latte standard.
Il tema della serata infatti era quello dei "prati stabili", l'attuale impegno di Slow Food sulla biodiversità delle erbe foraggere dei prati permanenti.
A seguire lo Chef ha proposto una cena ispirata al tema della pastorizia, il cui piatto centrale era la Torta del Pastore, un piatto rivisitato a base di agnello e verdure di ispirazione irlandese, la shepherd's pie.
Presente anche Carolina Esposito socio Slow e rappresentante della Associazione Fanelli onlus di Castellammare di Stabia, con le ricotte di Fattoria Zero prodotta da ex tossicodipendenti e ragazzi con problemi psichiatrici attraverso progetti terapeutici di recupero centrati sul lavoro della terra. Tra i loro prodotti i famosi carciofi di Schito e i pomodori Antichi di Napoli presidio Slow Food.
Tutti i piatti sono stati abbinati ad una selezione di vini naturali campani curata dallo stesso Andrea Di Martino.
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